Home Controtendenza > Territorio > Valle Gesso
La Valle Gesso è il cuore del Parco Naturale delle Alpi Marittime, inizia poco dopo l’abitato di Borgo San Dalmazzo e prosegue fino a Valdieri dove si biforca nei valloni di Entracque e delle Terme di Valdieri. Il Parco Naturale delle Alpi Marittime è la più estesa area protetta piemontese (27.945 ettari), un territorio incontaminato e affascinante. Poche aree protette possono vantare una ricchezza faunistica come quella che troviamo qui, infatti la fauna gode di tutela sin dal 1857 anno in cu Vittorio Emanuele II istituì la riserva di caccia. Da allora il camoscio grazie anche all’habitat favorevole ha raggiunto densità importanti (circa 5000 animali) tanto da risultare tra le più consistenti delle Alpi.
Altra presenza di rilevo è quella dello stambecco, estinto da tempo, reintrodotto da Vittorio Emanuele III. Oggi si possono contare 500.000 stambecchi, senza contare quelli della Valle Stura e del vicino Mercantour. Le specie sono davvero tante: le simpatiche marmotte, il gallo forcello tipico delle Alpi occidentali, 7 coppie di aquile e la reintroduzione del Gipeto, grazie ad un progetto europeo con il parco gemellato del Mercantour.
Il Parco Nazionale del Mecantour, in territorio francese. I due parchi confinano per oltre 35 km e nel loro insieme formano un’area protetta di oltre centomila ettari, potrebbe diventare presto il primo Parco Internazionale; per favorire questa prospettiva da tempo i due parchi lavorano a progetti di sviluppo di ampio respiro. La flora delle Alpi Marittima merita anche la nostra attenzione perché presenta caratteristiche uniche al mondo. Nel Parco potete trovare ben 30 specie endemiche (che crescono solo qui) grazie alla particolare posizione, alla brezza marina che arriva fino a noi e al substrato geologico.
La Valle Gesso è vivamente consigliata per effettuare una gran varietà di attività sportiva Outdoor, dall’escursionismo alpino grazie alla fitta rete di sentieri di varia difficoltà alla scala. Lo sguardo al crinale corre tra cime che superano i tremila metri: Clapier, Gelas, Matto, Argentera, Corno Stella sono montagne di grande soddisfazione alpinistica, scalate già nell’Ottocento da alpinisti locali e nizzardi.
La Valle Gesso si trova nel cuore del Parco Naturale delle Alpi Marittime la più estesa area protetta del Piemonte (27.495 ettari) un territorio dalla natura travolgente e intatta: boschi, torrenti, laghi d’alta quota, cascate, cime altissime.
La Valle è soggetta alle brezze marine e vi si possono trovare piante mediterranee quali il ginepro fenicio e una trentina di specie botaniche endemiche, come la sassifraga florulenta.
Il Parco confina con il gemellato Parco Nazionale del Mercantour, un territorio francese, con cui porta avanti progetti di ampio respiro come la reintroduzione del gipeto e la salvaguardia del lupo.
Grazie alla presenza della riserva reale sabauda di caccia l’ambiente floro-faunistico si è preservato meglio che altrove e non è raro avvistare esemplari di camosci e stambecchi.
Ancora oggi le tracce della presenza della famiglia reale, come la casa di caccia, abbelliscono varie località. Da metà giugno ad ottobre merita una vistia alle Terme di Valdieri, qui, a circa 1400 metri di quota sgorga acqua sulfurea calda che viene utilizzata sotto diverse forme per la cura di un ampio ventaglio di disturbi.
La Valle Gesso è vivamente consigliata per effettuare l’escursionismo alpino grazie ad una fitta rete di sentieri di varia difficoltà incorniciate da montagne che superano i 3000 metri: Clapier, Gelas, Matto, Argentera, Corno Stella. Queste montagne sono inoltre di grande soddisfazione alpinistica scalate già nell’800 da alpinisti locali e nizzardi
VALDIERI E LE SORGENTI TERMALI
Valdieri, tranquillo comune della provincia di Cuneo, situato nel cuore del Parco Naturale delle Alpi Marittime. Valdieri è soprattutto chiese e cappelle: il Santuario di Madonna del Colletto, la Parrocchiale di Sant’Anna. Consigliatissima è una visita all’Ecomuseo della Civiltà della Segale, non si tratta di un museo dedicato ai cereali, ma un contenitore di storie e tradizioni che trovano nella segale il loro denominatore comune. Un racconto che conduce il visitatore ad un’epoca in cui il tempo è scandito dalle stagioni, dai riti propiziatori, dagli incontri serali nelle stalle. Un percorso per comprendere, in modo critico e moderno, gli equilibri che regolano il rapporto tra uomo e montagna. L’Ecomuseo non è solo il museo in sé, ma una rete di strutture, laboratori e attività distribuite sul territorio. L’idea è nata da un sogno di un guardiaparco di ripristinare un antico sentiero che legava Valdieri alle due borgate di Tàit Bartòla e Tàit Bariao, dai tetti in paglia di segale è nato così Viòl Tàit, il sentiero dei tetti, un primo passo in un percorso di recupero e valorizzazione.
Inoltre potrete visitare la necropoli di Valdieri collocata lungo la strada vecchia per Valdieri, all’interno di una suggestiva conca ampia e ben esposta. I recinti funerari della necropoli sono visibili al pubblico, protetti da una struttura in legno.
Infine, ma non ultimo, di grande interesse è il complesso termale di Valdieri, fu Vittori Emanuele II in persona a porre la prima pietra nel 1857. Qu a 1370 metri di quota, circondato dal profumo fresco di faggi e pini, si staglia l’hotel esclusivo tre stelle e il centro per le cure con attrezzature all’avanguardia e ambienti confortevoli: piscine con acqua ipertermale sulfurea, i campi da tennis, la palestra e addirittura l’eliporto e la riserva di pesca. L’ingrediente principe delle acque miracolose è lo zolfo che combinandosi chimicamente con altri elementi svolge una funziona anti infiammatoria antisettica e broncodilatatoria. Inoltre l’acqua che scorre a 50° sulle gradinate forma delle alghe che curano affezioni dermatologiche e reumatologiche.
ENTRACQUE
Il Piemonte ha guadagnato altre tre bandiere arancioni, secondo solo dopo la Toscana, ed Entracque è stato inserito nel circuito del Touring Club.
Piccolo Borgo che raggiunge appena 900 abitanti è stato premiato per il suo centro storico con le case in legno e pietra e per la promozione delle risorse naturalistiche ed enogastronomiche, con numerosi punti vendita dedicati alle specialità tipiche.
Luogo di villeggiatura, la natura è il punto di forza di questo paesino. Qui potrete praticare diverse attività di outdoor come l’arrampicata, l’escursionismo e provare anche la via Ferrata.
In inverno oltre al Nordic Walking e allo sci alpinismo troverete anche il Centro Sci Nordico Gelas
che ospita ben 5 anelli di diversa difficoltà per un totale di 30 km di piste. Qui troverete molti servizi dal noleggio dell’attrezzatura, il locale per la sciolinatura. Inoltre la scuola di sci mette a disposizione la professionalità di maestri che potranno seguirvi durante il vostro periodo di villeggiatura. Dal 2001 il centro dispone anche di un impianto per l’innevamento artificiale.
Il Centro diventa un luogo perfetto per un soggiorno in famiglia, troverete un ampio solarium per chi non volesse sciare, giochi per bambine ed una bellissima pista da bob adiacente alla partenza delle piste da sci.
Al di là dell’aspetto puramente sportivo, il territorio offre attrazioni interessanti che meritano una visita:
1) Il Centro Faunistico Uomini e Lupi il primo centro faunistico delle Alpi italiane dedicato al lupo. Il Centro del Parco delle Alpi Marittime, prima ancora di fornire risposte, offre al visitatore l’opportunità di approfondire la conoscenza dell’animale, del suo comportamento, e dunque di avere a disposizione tutti gli elementi necessari per costruirsi un’opinione documentata e consapevole. Il Centro Uomini e Lupi comprende un recinto di circa otto ettari al cui interno sono ospitati alcuni esemplari di Canis lupus italicus. Si tratta esclusivamente di animali che non potrebbero vivere in libertà: o perché vittima di gravi incidenti, o in quanto già nati in condizioni di cattività. Il Centro si divide in due:
Centro faunistico in località Casermette Ligabue, una storia vera
Nel tunnel in località Casermette, Caterina, appassionata di lupi che gira il mondo per fissarne con macchina fotografica e cinepresa le abitudini di vita, conduce il visitatore alla scoperta del pianeta lupo: caratteristiche, comportamento sociale, tecniche di caccia. Il tutto attraverso una serie di filmati proposti all’interno di cinque ambienti: il Laboratorio, la Biblioteca e la Cucina della casa della giovane artista, un Bosco, un Rifugio di montagna. Caterina è personaggio di fantasia; verissima è invece la storia che ci racconta, quella di Ligabue, giovane maschio che nel 2004 grazie a un radiocollare venne seguito giorno dopo giorno nei suoi spostamenti dall’Appennino parmense alle Alpi Marittime.
Centro visita in Entracque
Nel centro espositivo di Entracque, a guidare la visita è la voce narrante di un cantastorie. Anche qui, in ognuna delle quattro sale si assiste a una proiezione. Si parte dalla Tenda delle Favole, gioia dei bambini, per passare poi all’Officina delle Biciclette: è a cavallo di una magica due ruote che il cantastorie ha girato il mondo alla scoperta di leggende e miti legati al lupo. Ne ha scoperti in Turchia, Russia, Svezia, Irlanda, tra i mongoli e tra gli indiani del Nord America. Nella successiva Galleria dei Ritratti sono contrabbandieri, guardiacaccia e lupari a raccontare dei loro incontri con il lupo, mentre dalla Grotta si colgono i commenti di pastori, guardaparco, escursionisti…
Dal contatto con tutti questi personaggi emerge una morale solo in apparenza scontata: il lupo non è né buono né cattivo, il lupo attacca altri animali perché così vuole il suo istinto, perché quella è la parte che gli è stata assegnata nella grande rappresentazione del ciclo della vita.
2 Centro Enel Luigi Einaudi e La Diga
Per conoscere tutti i segreti delle dighe, la loro storia ed il funzionamento della centrale
idroelettrica di pompaggio Luigi Einaudi di Entracque potrete curiosare all’interno del Centro Informazioni dell’Enel, situato nelle vicinanze della centrale.
Il Centro è aperto ai turisti ma anche alle scuole, per le quali organizza specifici programmi; all’interno della struttura troverete infatti materiale informativo diversificato, pannelli esplicativi, plastici e video, e potrete partecipare a visite guidate che sapranno soddisfare tutte le curiosità facendovi entrare nelle grandi caverne scavate nella montagna.
Il GAL Valli Gesso Vermenagna Pesio sostiene lo sviluppo di quest’area rurale affiancando gli agricoltori, gli artigiani e gli operatori turistici per potenziare le filiere e i progetti integrati ed ecocompatibili. La strategia di sviluppo prevede la valorizzazione dei prodotti locali tipici dell’area GAL.
Negli ultimi anni, grazia ad un’azione sinergica con il Parco Alpi Marittime, è stata sostenuta la coltivazione della segale e di altri cereali minori legati al territorio montano, come il farro, il grano saraceno e l’avena. La segale è utilizzata anche per la produzione della birra in un birrificio locale, che ha acquisito negli anni fama internazionale, mentre la paglia residua viene utilizzata per la realizzazione a titolo dimostrativo dei tradizionali tetti.
Degno di nota il recupero della coltura della lavanda, caratteristica della bassa Valle Gesso, e di altre erbe officinali destinate alla trasformazione in loco.
Famosa ed importante è la coltivazione della patata che trova la sua collocazione ideale proprio in montagna. Qui infatti i terreni sciolti, il clima fresco e più piovoso assecondano le esigenze della pianta e contribuiscono a rendere regolare il ciclo della coltivazione. Inoltre la coltivazione in montagna ha carattere meno intensivo e si ricorre più spesso al letame anziché ai concimi chimici.
Inoltre a certe altitudini le malattie e le avversità parassitarie sono meno presenti per cui è possibile azzerare i trattamenti chimici. Tutto questo fa sì che le patate di queste zone siano molto cercate dai consumatori. Per questo nel comune di Entracque è sorto il “Gruppo Produttori Patata di Entracque” per la promozione e tutela del prodotto coltivato.
Come per tutte le altre valli del cuneese importante è sempre la produzione di formaggio.
Vi segnaliamo il Caseificio Valle Gesso che prende il nome dalla valle cuneese nel quale opera, è condotto dalla famiglia Aime: uno dei cognomi più antichi e diffusi della valle, dove gli avi vivevano e lavoravano già nel 1300. Gli Aime hanno deciso di continuare l’attività di famiglia, con ben chiara in mente la missione di far conoscere e apprezzare i formaggi d’Antraiguë (Entracque) a un pubblico sempre più vasto.