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V343

Trenino Verde delle Alpi, Lago di Thun, Berna, Macugnaga 10/11 Giugno 2023

Giorni

2

Senza Pensieri

Viaggio in Autopullman G.T.

Programma

Partenza ore 3:50 Villafalletto sede Sav, 4:20 Cuneo Acqua e Sapone, 4:30 Cuneo Piazza Europa Galleria San Carlo. Sosta per la colazione libera. Arrivo a Domodossola (VB), incontro con la guida, sistemazione a bordo del Trenino Verde delle Alpi: è un percorso entusiasmante che si svolge da Domodossola a Berna percorrendo dapprima il tunnel del Sempione fino a  Briga per poi proseguire, alzandosi di quota lungo la via del Rodano nel Vallese, attraverso la galleria del Loetschberg verso Kandersteg, un bellissimo villaggio alpino, per finire a Spiez, situata sul romantico lago di Thun.

Protetta dal monte Niesen, Spiez si apre in un’insenatura ad anfiteatro con una bella passeggiata lungo lago, colline verdeggianti coperte da vigneti e un castello del XII secolo successivamente ampliato nel corso dei secoli, situato sopra uno sperone roccioso a dominio del lago. E’ un piccolo centro di sport nautici ed escursioni con ampi spazi per distendersi allegramente.

Da Spiez il battello offre uno scenario idilliaco con belle ville e piccoli villaggi che si rispecchiano nel blu dell’acqua. La crociera dura circa 45 minuti e termina a Thun, bellissima cittadina, all’estremità inferiore del lago, dove il fiume Aare si fonde con il lago, a 30 km a sud di Berna. Il centro storico è dominato dal castello del XII secolo che si erge imponente a protezione della cittadina. La città vecchia è un mix di edifici d’epoca, boutique, vivaci caffè e ristoranti. Pranzo libero (si consiglia al sacco).

Da Thun in treno si raggiunge la città di Berna, di nobile aspetto, cinta dal fiume Aare. Berna non è semplicemente la capitale della Svizzera, ma anche capoluogo del cantone di Berna e dal 1983 il centro storico fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Fondata nel 1191, Berna è una città medievale incantevole e perfettamente conservata. Con i suoi 6 km di portici, le sue fontane, i suoi ponti, i suoi bellissimi monumenti Berna ammalia il visitatore: la cattedrale tardo gotica, il palazzo sede del parlamento e del governo svizzero, il municipio, la suggestiva torre dell’orologio, la casa-museo di Albert Einstein per non parlare degli innumerevoli musei fino agli immensi parchi pubblici come il Rosengarten e l’orto botanico.

E’ una città vivace, sede di università, che incuriosisce nei molteplici spunti che si osservano passeggiando tra palazzi signorili, negozi ricercati e caffè animati. Rientro in treno da Berna a Domodossola, (arrivo alle 20:00, cena alle 20:30). sistemazione in hotel, cena e pernottamento.



 

Prima colazione in hotel. Partenza per Macugnaga: situata ai piedi dell’imponente massiccio del Monte Rosa con i suoi 4637 mts d’altezza e la più alta parete delle Alpi, uno scivolo verticale di 2600 mts di ghiacci, Macugnaga era una volta un alpeggio estivo, i boschi lo ricoprivano quasi completamente e gli stanziamenti umani erano solo stagionali. A partire dal XIII secolo vi si insediarono i Walser, un gruppo etnico di origine germanica con una propria identità culturale. Fu la più elevata e straordinaria delle colonizzazioni alpine, i Walser contribuirono ad aumentare la superficie coltivabile in alta montagna e segnarono la vittoria dell’uomo medievale sul mondo misterioso della montagna.

Macugnaga con le sue frazioni di Pestarena, Borca, Staffa e Pecetto respira in ogni suo angolo di un’antica storia. Testimonianze restano nelle caratteristiche case in legno, nel forno del pane, negli attrezzi utilizzati. Il nucleo antico, il Dorf, presenta segni di antica sapienza. I Walser utilizzavano principalmente il legno di larice nella costruzione, essendo una risorsa disponibile in loco e l’architettura delle case si è conservata nel corso dei millenni. Abili nella lavorazione del legno e acuti nell’ingegno, le case Walser rimangono un esempio di tipologia abitativa che si è plasmata in base alle attività umane che venivano effettuate. Così case, fienili, stalle, prato per il pascolo delimitavano i vari nuclei. La chiesa vecchia con il suo antico tiglio, sotto il quale si radunavano gli abitanti ogni qualvolta era necessario regolare la vita comunitaria, rimane l’esempio di un popolo che è riuscito a trovare la sua fonte di sostentamento in un clima rigido e ha permeato una cultura alpina.

Elementi materiali e spirituali, usi e tradizioni, pensieri e religiosità riemergono nell’interessante visita del Museo Walser, antica casa del ‘700.

Visita alla Miniera d’Oro della Guia, una visita nelle gallerie da dove fino al 1961 veniva estratto un metallo che nei millenni creò non pochi problemi all’umanità: guerre, gioie e disgrazie, divenendo il più ambito e ricercato di tutti i metalli, simbolo del potere e della ricchezza. La visita offre l’opportunità di vedere in che condizioni i minatori lavoravano, osservare il filone aurifero e vivere un po’ di emozione entrando nelle viscere della terra.

La visita dura circa un’ora, si svolge lungo un percorso di 1,5 km a/r e all’interno vi sono 9°. Il gruppo deve essere suddiviso in due gruppetti di 25 persone ciascuno e mentre un gruppo visita la miniera, l’altro gruppetto visita il Museo Walser, situato a 10 minuti a piedi dalla miniera. Tempo libero per il pranzo. Proseguimento della visita , partenza per il rientro a Cuneo previsto in serata.

Prezzi

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